Archivio | febbraio, 2022

22/02/2022 La data della Svolta

22 Feb

Oggi è il 22/02/2022, è una data palindroma e la prossima si ripresenterà solamente tra 108 anni, secondo i numerologi il 22/02/2022, il 22esimo giorno lunare è una data rara, una sorta di portale che cambierà il destino di ognuno di noi, siamo di fronte all’energia del numero 2 della luce e dell’ombra, dello yin e dello yang ripetuta per ben 8 volte, 8 numero del kharma e dell’infinito.

Yin e Yang

Dicono che il 22/02/2022 è la data della svolta che metterà un punto tra il mondo di prima e quello dopo, una svolta nel destino di ognuno di noi che porterà cambiamenti positivi nella vita di ciascuno.

Cosa possiamo fare oggi 22/02/2022

Anzitutto ringraziare per tutto quello che abbiamo, L’Universo ama la gratitudine, condividere questa informazione con le persone vicine a noi, la consapevolezza è molto importante, scrivere i nostri desideri, i nostri intenti, le nostre preghiere, accendere una candela o un incenso.

Possiamo fare un bel bagno di erbe (il rosmarino è super potente, purifica e rafforza e possiamo farlo ogni volta che ci sentiamo schiacciati dal peso e dall’energia che ci circonda (per esempio a lavoro o se abbiamo un brutto rapporto con il vicinato); l’origano invece sgonfia ed è molto utile per lasciare andare le emozioni negative che tratteniamo e ci fanno male, o fare un pediluvio durante la fase premestruale o quando abbiamo le caviglie gonfie ogni volta che ne sentiamo il bisogno.

Se non avete una vasca potete spezzettare le erbe e lasciarle macerare qualche minuto in una bacinella piena di acqua, fare la doccia normalmente e bagnarvi con la vostra acqua miracolosa e vedrete che bel cambiamento di energia.

N.B. Se siete persone ipersensibili, empatiche e abituate a ciucciarvi tutta l’energia negativa degli altri, potreste prendere la bellissima abitudine di fare il bagno con il sale grosso e il bicarbonato (scrub se avete solo la doccia) e/o con le erbe, ogni 3 giorni o 7 giorni, ogni volta che ne sentite la necessità, vanno bene anche quelle che abbiamo tra le spezie e le erbe aromatiche, l’importante è sempre e solo l’intenzione e l’amore che ci mettiamo.

Possiamo pregare per noi stessi e per il Mondo che ne ha tanto bisogno

Todos somos uno!

Possiamo ascoltare musica ed armonizzare l’ambiente, oppure andare in natura a scaricare lo stress: in un bosco, in un parco, al mare, in montagna, in collina, vicino ad un fiume, ad un torrente o ad un lago. Qualsiasi cosa, anche la più semplice che ci possa venire in mente per celebrare questo giorno e attivarne la magia partendo da noi stessi, attivandola e connettendoci a questa meravigliosa energia che tutti abbiamo dentro.

Dalla pulizia energetica del corpo a quella della casa, senza dimenticare di metterci la nostra energia, le nostre intenzioni, ripetendole dentro di noi perchè questo è molto importante, non servono parole o formule magiche complicate, basta adornare la nostra vita con piccoli rituali e celebrazioni, facendo quello che il nostro intuito e il nostro sentire ci suggeriscono.

Para todos la Luz, Para todos Todo!

Manu Chao

Ricordatevi che il sole sorge ogni giorno per tutti quanti! Abbiate Fede e Fiducia nel cambiamento

Buon Nuovo Mondo

Axé

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Luna piena in Leone, la luna dell’energia positiva

16 Feb

Oggi 16 febbraio 2022, la Luna entra nella casa del Leone, segno di fuoco, segno dinamico dell’ambizione e del successo. Entriamo in una fase di pura energia positiva in cui sarà molto più facile raggiungere i nostri obiettivi sia a livello professionale che personale.

luna piena in leone 16/02/2022

Finalmente una luna che non ci richiede sforzi, non ci chiede di lasciare andare nulla, anzi, portiamo pure con noi tutto quello che abbiamo imparato finora anche attraverso le nostre sfide, le rotture che abbiamo subito e i periodi difficili che abbiamo attraversato perchè è proprio attraverso le difficoltà che noi ritroviamo il nostro Axè ( il nostro potere personale)

Luna di Axè

Le energie astrali sono finalmente dalla nostra parte, quindi non ci resta che buttarci in questo flusso positivo con fiducia, con fede e senza scordare di metterci il nostro cuore perchè il cammino è aperto verso ciò che desideriamo raggiungere.

L’energia del Leone è generosa e porterà dei cambiamenti a tutti i dodici segni zodiacali, aiutandoci a superare gli ostacoli con determinazione e soprattutto con tanta motivazione.

Rituali di Luna Piena

Un rituale molto semplice che possiamo fare per dare il benvenuto alla luna della trasformazione è quello di prendere una candela bianca, ungerla (o meglio vestirla) con olio di oliva dall’alto verso il basso, questo serve a proteggerla da eventuali energie negative e attirare, dall’alto verso il basso appunto, tutta l’energia positiva dell’Universo. Non scordate di aggiungere al piattino dove poggerete questa candela, qualche grano di sale grosso marino, che servirà per assorbire tutte le energie indesiderate. Lascerete la candela consumarsi fino al suo naturale spegnimento (attenzione quindi a metterla in un posto sicuro) e getterete i resti nel lavandino o nel water, qualsiasi posto in cui l’acqua possa scorrere e riportare il sale alla terra.

Potete accendere un incenso per purificare e ripulire l’aria di casa prima di accendere la vostra candela per attirare luce e positività nella vostra vita, e non dimenticate di fare la vostra richiesta.

Ricordo che questo rituale può essere fatto ogni volta che sentite la necessità di trasformare le energie che vi circondano e come ho già spiegato in un altro articolo potete scegliere il colore della candela per attirare quello a cui ambite utilizzando i 4 elementi Fuoco (la fiamma) Acqua (la cera liquefatta) Aria (l’ossigeno senza il quale il fuoco non può alimentarsi) e la Terra (rappresentata dal sale e dalla cera dura)

Come scegliere il colore della candela per questo rituale di luna piena

Bianca/Argento: purificazione (durante la luna calante) e trasformazione delle energie pesanti (durante la luna crescente o piena)

Rossa/Rosa: attira amore e passione (durante la fase di luna crescente o ancora meglio durante la luna piena)

Verde/Oro: attira denaro/lavoro/guadagno (meglio accenderla in fase di luna crescente o durante la luna piena)

Viola/Blu: protezione contro i nemici

Azzurra: pace e serenità

Gialla/Arancione: attira abbondanza e prosperità

Nera: elimina la negatività

N.B. Non si fanno candele per gli altri, soprattutto se si parla di salute o se c’è della rivalità come ad esempio può esistere nel luogo di lavoro o in amore o nelle amicizie. Ottime richieste che sicuramente verranno accettate e si manifesteranno in modo rapido e senza intoppi sono quelle che facciamo per noi stessi. Quando chiediamo di migliorare, è proprio in quel momento che le nostre richieste vengono accettate dall’Universo e non dobbiamo preoccuparci di quello che abbiamo attorno poichè quando cambiamo noi, cambierà anche tutto il resto (persino il rapporto che abbiamo con le persone che ci circondano).

Possiamo chiedere di liberarci dall’invidia, dalla gelosia, dalle dipendenze o dai pensieri negativi, dalle paure e dalle angosce, dall’ansia e dall’impazienza, dalla miseria e dalla povertà; tenendo a mente che volendo liberarci di questi aspetti che tanto ci fanno soffrire, andiamo ad estrarre un pezzettino di noi creando spazio proprio come farebbe un chirurgo: le emozioni negative prendono posto dentro di noi, l’unico modo è andare a creare spazio per lasciare entrare quello che vogliamo al posto di queste cose. La calma al posto dell’impazienza che ci fa sbagliare, l’amore al posto della gelosia o della paura e così via

I nostri intenti, accompagnati da azioni mirate, sia nella spiritualità che nella vita di tutti i giorni sono il nostro reale potere

Ricordatevi che questo è l’anno del coraggio e il Leone è l’animale totem che ci accompagnerà ad affrontare ogni ostacolo e ogni paura.

Buon cambiamento in positivo e vi auguro ogni gioia!

Axè!

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Che cos’è l’amore?

14 Feb

Salve gente,

In questa data voglio condividere con Voi una scoperta che ha cambiato la mia vita in meglio e che mi ha fatto cambiare completamente la mia visione dell’amore e delle relazioni, ogni tipo di relazione non solo quelle sentimentali.

Questa è l’equazione:

Conoscenza + Accettazione + Accoglienza = Amore

Spiegazione:

Conoscenza: Non si può dire di amare ciò che non si conosce ( nemmeno se stessi), si può dire che una cosa ci attrae, ci piace o non ci piace ma per amare qualcuno o noi stessi dobbiamo necessariamente conoscere chi siamo e chi abbiamo di fronte.

Accettazione: Una volta fatto questo passo, una volta che abbiamo dato il nostro tempo e la nostra energia per conoscere qualcosa o qualcuno dobbiamo accettarlo così come è: pregi e difetti, luci e ombre, completamente: se non accettiamo qualcosa di questa persona e ci intestardiamo volendo a tutti i costi cambiarla (anche se ci sembra che sia la cosa giusta) non possiamo assolutamente parlare di amore, possiamo parlare di passione, attrazione ma non ci troviamo davanti all’Amore.

Accoglienza: Ci troviamo davanti all’Amore quando dopo aver conosciuto e accettato la persona nella sua totalità e in tutto il suo insieme la accogliamo nel nostro cuore, nel nostro mondo, nella nostra vita! Quando siamo disposti a farla entrare senza giudizio, senza critiche o lamentele e siamo disposti a prenderci tutto il pacchetto, come si suol dire.

Quando ho appreso questo, sono crollati tutti i muri di protezione dietro i quali mi stavo nascondendo e ogni atteggiamento narcisista che mettevo in atto nelle relazioni sentimentali senza neppure rendermene conto, per ignoranza appunto.

Ho capito il perchè nessuna delle relazioni precedenti a quel momento aveva funzionato e soprattutto perchè avevo sofferto così tanto, semplicemente credevo fosse amore invece era una camera a gas (semicit.)

Ho capito che tutti cerchiamo e parliamo di amore, ma pochi sanno amare veramente ed è per questo che è così difficile trovare la propria mezza mela.

L’amore è sempre gentile.

E’ stato un vero e proprio shock per me arrivare a comprendere questa grande verità alla veneranda età di 30 anni, una delle prime cose che ho pensato è che nelle scuole dovrebbero insegnarlo fin da subito, insieme all’educazione sessuale e civica, l’amore..

Come si fa ad amare se stessi?

Ho passato molti anni della mia vita a sentirmi ripetere che dovevo amare me stessa senza comprendere cosa dovevo fare, quando la risposta era molto semplice: conoscere i miei pregi e i miei difetti e accettarmi così come sono, senza critiche distruttive, auto-sabotanti, o poca gentilezza.

Non significa non cercare di migliorarsi, di crescere, di cambiare in meglio, ma di comprendere che andiamo bene così, anche se ci è stato insegnato il contrario e abbiamo ricevuto da sempre messaggi fortemente sbagliati da questa società così narcisista e di riflesso anche dalla famiglia o dalla scuola.

Smettiamo dunque di fare resistenza, non ascoltiamo quella voce che ci ripete che non siamo abbastanza e non riusciremo mai a trovare l’amore, a cambiare lavoro o a diventare qualcuno nella vita, questa voce pensa che il mondo la fuori sia crudele, pieno di insidie e di tradimenti e in cuor suo crede fortemente di non meritare di meglio, ma mente:

Bisogna sempre ricordare che la mente mente ed è per questo che dobbiamo allenarci a stare nel cuore, a zittirla, per il nostro bene supremo e anche per quello degli altri.

Buon San Valentino

Axè!

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Dipendenza e co-dipendenza affettiva, esercizi e strategie per liberarsene

11 Feb

Non sono un medico e nemmeno una terapeuta, sono una persona che soffre di dipendenza affettiva e che da più di dieci anni sta cercando di uscirne, ho fatto percorsi di psicanalisi, di counseling naturopatico e di kinesiologia emozionale, terapia con i fiori di bach, ho letto libri e articoli e persino seguito vari terapeuti su youtube quindi credo di poter assumermi tranquillamente le responsabilità di scrivere qualcosa su questo argomento, che per me è molto importante perchè ve lo dico sincera e con il cuore in mano: Non ne posso più.

Che cos’è la dipendenza affettiva?

Come scrive la Dott.ssa Laura Cacicco, piscologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale presso l’Istituto IPSICO di Firenze e presso il suo studio professionale a Forte dei Marmi:

La dipendenza affettiva disfunzionale è definibile come uno stato patologico in cui la relazione  di coppia è vissuta come condizione unica, indispensabile e necessaria per la propria esistenza. All’altro viene attribuita un’importanza tale da annullare se stessi e non ascoltare i propri bisogni. Tale meccanismo viene perpetuato per evitare di affrontare la paura più grande: la rottura della relazione. È una condizione relazionale negativa, caratterizzata da assenza cronica di reciprocità nella vita affettiva, che tende a creare malessere psicologico e/o fisico.

Le cause da cui scaturisce la dipendenza affettiva possono essere molteplici: la dipendenza affettiva può nascere da un trauma, la perdita improvvisa di qualcuno a noi caro, il non aver ricevuto amore e attenzioni sufficienti da farci sentire al sicuro mentre compivamo i primi passi nel mondo, una cattiva educazione o un cattivo esempio durante la nostra crescita all’interno della nostra famiglia e il poco amore verso se stessi sono solo alcune delle cause e dell’origine di questo disturbo.

Come guarire dalla dipendenza affettiva?

Sicuramente da soli è molto dura, quindi un percorso terapeutico è più che consigliabile,

io personalmente credo che non esista comunque una formula che vada bene per tutti,

credo inoltre che questi disturbi si nascondano bene bene dentro di noi dietro una porta serrata, a noi spetta il compito di trovare la chiave giusta per aprire questa porta, guardarci dentro e fare ordine, una sorta di pulizia di primavera passando in rassegna tutto quello che c’è dentro questa stanza, buttando ciò che ormai è vecchio e non serve più per fare entrare il nuovo (nuove consapevolezze, nuove idee di se stessi e del mondo, nuove amicizie, nuovi lavori, nuovi progetti, nuovi modi di vedere le cose). Una volta fatto questo enorme lavoro, probabilmente è solo in questo momento che possiamo iniziare davvero a lavorare sulla nostra dipendenza dagli altri o dalle relazioni con gli altri.

Arrivati a questo punto, abbiamo preso coscienza del fatto che il nostro approccio è totalmente disfunzionale e non sappiamo come cambiarlo, o almeno io non so come fare, lo ammetto.

Mi è stato detto che dovrei riempire quel vuoto da sola, con il mio amore verso me stessa, che bisogna amare se stessi, e io li ho mandati al diavolo.

Non so voi io sono sagittario ascendente ariete, queste risposte mi danno i nervi. Dicono che quando una cosa fa male inizia a curare ma a me sinceramente importa poco, trovo che possa essere un’informazione giusta da dove partire, ma parliamoci chiaro: mi fa sentire ancora più stupida, inadeguata e mi allontana dall’obiettivo perchè mi fa sentire ancora meno amata; quindi senza ulteriori sensi di colpa mi sento di rivolgermi ai lettori, sperando che ci sia qualche terapeuta tra loro che non userà più questa tattica con persone così testarde come me.

Mi è stato detto che la dipendenza affettiva non è altro che nutrimento per il Corpo di Dolore, il demone che vive in noi e si nutre delle nostre emozioni negative, delle nostre paure/angosce, tanto da crearne sempre di nuove per poter sopravvivere nel nostro organismo e a questo proposito lascio questa perla: se avete un po’ di tempo vi aiuterà ad uscire dal loop in cui il demone vi trascina di tanto in tanto (con me ha funzionato e sono riuscita a vincere il pessimismo che mi ha accompagnato in tutta questa Pandemia)

https://www.youtube.com/watch?v=evWvTAb1BIU&t=4031s

Mi è stato detto che per vincere la dipendenza affettiva non è utile lasciare la relazione in cui ci si trova, si rischierebbe infatti di soffrire per il distacco (lo stress post chiusura della relazione è già difficile in un soggetto “sano” figuriamoci per una persona dipendente) ma soprattutto si rischierebbe di finire in un’altra relazione tossica. Siamo in questa Terra per imparare ed evolvere come anime e finchè non impariamo la lezione questa si ripresenterà anche nelle future incarnazioni, quindi non abbiamo scampo.

Mi è stato consigliato dunque di imparare a stare da sola anche all’interno di una relazione, questo mi ha un po’ rincuorato, ma ancora non è bastato.

Mi è stato detto è molto importante stare nel cuore e aprirlo, la dipendenza affettiva infatti tende a chiuderlo, non siamo in una fase di apertura del cuore ma di vera e propria crisi di astinenza.

Mi è stato detto di dominare la mia mente e non lasciarmi dominare da lei, e mi è stata consigliato di fare meditazione quotidiana per allenarmi a farlo, infatti si tratta di fare un vero e proprio allenamento e diventare i Rocky Balboa delle meditazioni di Osho o di Ho’oponopono (di cui ho già pronto un articolo che vorrei condividere con voi) e ci sto provando.

Qual’è dunque la soluzione alla dipendenza affettiva?

Io innanzitutto voglio dire che non ho nessuna verità in tasca e che anzi chiedo l’aiuto del pubblico, scrivetemi pure se siete nella mia stessa condizione, se ne siete usciti vittoriosi, come avete fatto, condividete pure la vostra opinione, a me farebbe molto piacere che questo blog diventasse anche uno spunto di riflessione e di ricerca dove le persone possano trovare una strada per la propria crescita personale e spirituale.

Oggi mi sono svegliata creativa e voglio inventare una nuova strategia usando l’importanza e la magia della parola del cui enorme potere ho già parlato in altri articoli come ad esempio ne “La notte buia dell’anima”.

L’esercizio vincente per liberarsi della dipendenza affettiva.

Se siete giunti fino alla fine di questo articolo allora siete già consapevoli di soffrire di questo disturbo, oppure ne avete appena preso coscienza: il terrore di chiudere una relazione che non vi rende felici, se la vostra relazione è più importante del vostro benessere: siete davanti ad una storia di dipendenza che con l’amore non ha nulla a che fare.

Detto questo io propongo un esercizio divertente: Se invece di chiamarla dipendenza affettiva trovassimo un nome con cui chiamare questo disturbo?

1-Ciascuno di noi deve trovare il nome alla propria dipendenza, può essere un nome proprio di persona, di cosa, di animale, di città,

2- Deve essere un nome buffo o tragicomico che ci faccia rendere conto di quanto sia ridicolo continuare ad aggrapparci a questa condizione e lasciare che sia lei a guidare la nostra esistenza (Non credo che lascerei le decisioni importanti della mia vita ad un koala che si chiama Elvira e vive nel nostro giardino e cerca le coccole da ogni passante e se uno si ferma un po’ di più ecco che il povero koala Elvira non riesce più a staccarsi da lui/lei).

3- Questo nome e l’immagine che abbiamo costruito nella nostra testa deve farci provare pena e tenerezza per questa condizione così patetica, tanto che all’inizio ci farà ridere e dopo un po’ ci farà riacquistare il nostro potere su di essa. (Una risata ti seppellirà, per la serie..)

Chi decide? Il koala Elvira, la vecchia nonna Abelarda? O finalmente siamo noi che con questo atto psicomagico alla Jodorosky, ci liberiamo di questo fardello……e finalmente iniziamo a vivere?

Fatemi sapere

Buona psicomagia a tutti!

Axè

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